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Riscrivere Petrarca

Prendere un testo famoso e modificarlo può dare risultati notevoli (e divertenti). 

Di seguito riportiamo il testo di partenza di Petrarca sul quale abbiamo lavorato e il testo di arrivo prodotto dagli studenti.

 

Petrarca, Canzoniere, 61

Benedetto sia ’l giorno, e ’l mese, e l’anno,
e la stagione, e ’l tempo, e l’ora, e ’l punto,
e ’l bel paese, e ’l loco ov’io fui giunto
da’ duo begli occhi che legato m’hanno;

e benedetto il primo dolce affanno
ch’i’ebbi ad esser con Amor congiunto,
e l’arco, e le saette ond’i’ fui punto,
e le piaghe che ’nfin al cor mi vanno.

Benedette le voci tante ch’io
chiamando il nome de mia donna ho sparte,
e i sospiri, e le lagrime, e ’l desio

e benedette sian tutte le carte
ov’io fama l’acquisto, e ’l pensier mio,
ch’è sol di lei, sì ch’altra non v’ha parte.

 

I.

Nutella

Sia benedetto il giorno, il mese e l’anno,

e sia benedetta la stagione, il tempo, l’ora e il tavolo,

e sia benedetto il grissino, che è il mezzo con cui io

fui condotta al sapore che mi ha fatto innamorare;

 

e sia benedetta quella crema alle nocciole

che assaggiai quando mi innamorai,

e sia benedetto il dolce odore divino da cui fui colpita,

e lo zucchero del cioccolato che mi arrivava al cuore.

 

Siano benedette le tante occhiate che ho sparso in tutto

il supermercato cercando il vasetto di Nutella,

e siano benedetti i sospiri, le lacrime di gioia e la felicità quando lo trovai;

 

e siano benedette tutte le cucchiaiate che mi danno

e mi continueranno a dare gioia, e sia benedetto il mio pensiero,

che è rivolto solo alla Nutella e a nient’altro.

[Martina Fornasiero]

 

 

II.

Pallavoliere

Benedetta sia la battuta, e l’alza, e il bagher,

e il campionato, e i punti, e il set, e il match,

e la palestra, e lo sport ov’io fui giunta

da’ duo belle schiacciate che legata m’hanno;

 

e benedetto il primo dolce affanno

ch’i’ebbi ad esser con Sudor congiunta,

e il muro, dopo la schiacciata ond’i’ fui punta,

e gli ace che ’nfin al cor mi vanno.

 

Benedette le voci del tifo ch’io

chiamando il nome de “mia” palla ho sparte,

e i tuffi, e le difese, e le rullate;

 

e benedette sian tutte le partite

ov’io fama l’acquisto, e ’l pensier mio,

ch’è sol del volley, sì ch’altro sport non v’ha parte.

[Anna Badiale]

 

III.

La grammatica

Benedetta l’ora, il giorno, il mese, l’anno,

il banco, l’aula, la scuola e il libro.

Benedetta quella frase che suscitò una passione

Immensa e scaldo il suo cuore per farlo innamorare.

 

E siano benedetti i verbi, grazie a loro ho scoperto il mio amore

Piú grande: la grammatica!

Sia benedetto l’odore di quelle pagine da cui venni colpita,

e i pronomi con gli aggettivi mi colpiscono sempre al cuore.

 

Siano benedette le mie occhiate sulle frasi per capire se il che

Fosse pronome o congiunzione,

e sia benedetta la rabbia di non averlo capito e la gioia di averci preso.

 

E siano benedette le sufficienze che mi danno e daranno per sempre gioie

E siano benedette le notti insonne

Per colpa della grammatica.

[Diletta Lanzoni]